Secondo Wikipedia, “La quarantena, detta anche contumacia, è un isolamento forzato, solitamente utilizzato per limitare la diffusione di uno stato pericoloso (spesso una malattia). Il termine deriva da quaranta giorni, la durata tipica dell’isolamento cui venivano sottoposte le navi provenienti da zone colpite dalla peste nel XIV secolo.”
Ci troviamo, così, all’improvviso, in una situazione nuova, a tratti inquietante, in cui le nostre libertà -occidentali- sono state completamente stroncate. Siamo chiuse e chiusi dentro le mura domestiche, se siamo abbiamo abbastanza fortuna per averne quattro.
E dunque?
Cosa c’entra tutto questo col viaggiare?
Non è una perfetta antitesi?
No.
Diversi conoscenti mi hanno scritto “Come stai? Tu che sei abituata a stare sempre in giro! Chissà che fatica stare a casa….”
Per quanto mi possa mancare la sensazione di avere “il vento in faccia“, sto vivendo queste settimane in casa, in città, ma sono serena.
Di fatto io sto continuando a viaggiare, questa volta in un luogo speciale: dentro.
Da questa sensazione è nata la volontà di condividere alcuni pensieri e strumenti che sto scoprendo sul tema della “quarantena”, sui doni e le opportunità di questo periodo, sul loro grande potenziale evolutivo a livello personale e collettivo.
Chiunque abbia voglia di condividere o contribuire a questo cammino è benvenut*, nei commenti o per email, con piacere.
Con amore,
Barbara
E’ dal letame che nascono i fiori!
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