Prenditi cura di Te!

C’è una espressione che mi ha fatto innamorare del darija, l’arabo marocchino, e si tratta di: “Talla frasq”. La si usa spesso, anche nel momento dell’arrivederci, e significa: “Prenditi cura di te.”

In quale altro Paese vi si ricorda di avere cura di voi stessi?

man wearing blue top holding brown string instrument
Photo by Nicolas Postiglioni on Pexels.com

E’ per quella “cura di sé” che sono entrata nel mondo delle erbe marocchine per la cura della pelle e dei capelli e non c’era persona più adatta di Giorgia Ceccolini per parlarne. Donna in cammino, coraggiosa, amica, educatrice ed operatrice olistica, amante del Marocco ed esperta di tecniche erboristiche.

Ci sono tante motivazioni che spingono le persone ad utilizzare le erbe per la cura del corpo: alcune purificano i pori della pelle, altre rendono i capelli più folti e lucidi, ne cambiano il colore. Sono tutte validissime argomentazioni, ma quella che ci sta più a cuore è la cura.
Dedicarsi del tempo per sé, pensiamo sia un modo per prenderci cura della nostra anima, rigenerarci, trascorrere del tempo in nostra compagnia, tradurre in azioni quei “ti voglio bene” che ci diciamo allo specchio. (Lo facciamo, vero?).
Personalmente, non faccio impacchi ai capelli per averli più belli, ma per farmi dei piccoli regali, perché “mi merito tempo, cura, amore”.

…e dunque via: tisana alla lavanda in mano, incenso acceso e buona lettura!

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Durante la diretta di giovedì scorso, io e Giorgia abbiamo parlato di erbe, facilmente reperibili, utili per la cura dei capelli e della pelle.
Dunque partiamo dal re indiscusso del #Magribidelmiocuore: l’henné.

L’henné è estratto dalla polverizzazione di una pianta, le cui foglie, appena “sfregate” iniziano a rilasciare una sostanza rosso-arancio vivo. Viene utilizzato per tingere e nutrire i capelli, ma anche per donare un colorito ambrato alla carnagione se tenuto sulla pelle del viso e del corpo per pochi minuti.
(Se esagerate, l’effetto Trump è assicurato!)

Crea una guaina intorno al capello e, in questo modo, lo rafforza e lo inspessisce. Da ricordarsi che: dall’henné non si torna indietro! Si può affievolire l’effetto, ma è una vera e propria tinta!

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Istruzioni:
Versare alcuni cucchiai di polvere in una ciotola e idratare con acqua tiepida oppure infuso di camomilla/rooibos/tisane. Mescolare avendo cura di sciogliere i grumi e, volendo, aggiungere yogurt/miele (idratanti e emolienti), succo di limone/aceto (che aumenta la durata del colore), curcuma (scalda il colore). Alcune donne consigliano di lasciar riposare l’impasto per almeno una notte favorendo l’ossidazione.
Poi ricoprire ciocca per ciocca tutta la testa, facendo attenzione di procedere in modo omogeneo. In questa fase, si possono utilizzare dei guanti oppure un pennello per aiutarsi nella distribuzione e mettere dell’olio sulla fronte e sulle orecchie per agevolare la pulizia dei piccoli residui che potrebbero macchiare la pelle.
Tenere in posa i capelli avvolti nella pellicola e tenuti al caldo con un telo almeno 45 minuti, ma anche due/tre ore (tutta la notte per chi ha il cuore e la cervicale adatti!)  e comunque ricordandosi che maggiore è il tempo di posa, maggiore la resa e più forte la tinta. Sciacquare con acqua e aceto.
Meglio eseguire questa procedura sul capello pulito e umido in modo che la polvere sia meglio assorbita.
Durante la nostra chiacchierata, Giorgia ed io, siamo poi passate a parlare di quella che, per me, è -ad oggi- l’erbetta migliore, quella che, ogni volta, mi dà un sacco di soddisfazione!

L'”elba- حلبة”, che noi conosciamo come fieno greco o methi, è un vero e proprio dono della Natura. Quando è ancora in grani, lo si utilizza nella cucina marocchina per le sue proprietà nutritive (nel cucinare la Rfissa, per esempio) e come integratore ma polverizzato è un’ottimo idratante per i capelli e per la pelle.
Ha un odore che ricorda vagamente la liquirizia che a noi piace tantissimo.

Istruzioni:
Versare alcuni cucchiai di polvere in una ciotola di ceramica, legno o plastica.
Aggiungere acqua/infuso fino a creare una crema morbida e sciogliere i grumi con un cucchiaio di legno o plastica.
Lasciare a riposo una notte affinché la polvere si idrati completamente e quando necessario, aggiungere acqua. Sarà il fieno greco a “metabolizzarla” / berla.
L’importante è che la consistenza sia adeguata: più liquido se usato per idratare l’henné, più cremoso se utilizzato da solo.
Rende i capelli lucidi, forti, idratanti e…profumatissimi!

Quanto a impacchi e rimedi di bellezza, non potevamo non parlare del mitico olio d’argan.
Contraffatto e imitato nelle peggiori maniere, noi, che lo acquistiamo sempre da produttori affidabili in Marocco ne amiamo gli effetti e il fantastico odore di…. capra!

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Sono infatti le capre le vere produttrici!
Nella zona di Essaouira e Agadir è frequente vedere gruppi di caprette arrampicate sugli alberi a bordo strada: quelli sono gli alberi di argan. Gli animali masticano e defecano le bacche della piante, che poi vengono macinate per trarne il mitico olio.
Sulla strada che collega Marrakech all’antica “Mogador” ci sono diversi negozi gestiti da -più o meno realistiche- cooperative femminili che producono prodotti per la bellezza. Il mio consiglio è quello che leggere comunque l’INCI dei prodotti e cercare dei centri che abbiamo veramente a cuore la qualità dei prodotti ed il rispetto del lavoro.
Ma tornando all’olio:
L’Olio di Argan è di un bel giallo senape, brillante, pastoso e sopratutto puzzolente. Se non puzza, non è originale. Please, diffidate dei vari prodotti mainstrem che dichiarano di contenerne. Spesso non sono che imitazioni banali o minime percentuali.

Esiste poi un modo naturale di lavarsi i capelli: il ghassoul, che le donne portano con sé all’hammam. Una polvere marrone scuro che, idratata ed unita possibilmente a del miele, pulisce i capelli e se usata sul viso purifica i pori della pelle.
Onestamente, noi ci dobbiamo ancora prendere confidenza. Giorgia lo usa abitualmente come maschera per la pelle. Io ho approfittato di queste settimane in casa per iniziare ad usarlo come shampoo. Devo ammettere che il mio primo tentativo ha pulito ma in parte, ha reso i capelli vaporosi ma non leggeri come grazie ad uno shampoo eco-bio.
Ritenterò! L’idea di non utilizzare flaconi di plastica, ma una polvere naturale mi entusiasta e poi ho trovato questa ricetta qui che mi incuriosisce assai!

Un altro elemento immancabile nel bagno è il savon noir. 
Ricavato lavorando l’olio ed i noccioli di oliva, spesso aromatizzato, viene usato come un vero e proprio sapone, sempre nei mitici hammam.
Noi possiamo tentare di replicare l’effetto “bagno turco” nella doccia provocando il vapore che serve ad ammorbidire la pelle e depurarla sfregandola con un  guanto da gommage. Questo libera il corpo dalle tossine, favorisce la micro-circolazione e dunque oltre a farci bene al cuore, è veramente salutare!

E La cassia? Potevamo, forse, non citarla?
E’ detta “henné neutro” ma non è marocchina per niente. Anzi, al mercato di Derb Sultan a Casablanca mi guardavano straniti quando osavo chiedere “l’henne che non colora”. Impossibile!
Infatti, più che nei mercati marocchini, è meglio cercarla nelle erboristerie sotto casa, reperibile anche sfusa.
Ha una funzione curativa nei confronti dei capelli, sopratutto quelli sfibrati o sottili, li rende robusti e lucidi e può essere mescolata con altre erbe, tintoree e non.
Io la utilizzo almeno una volta al mese e il suo effetto mi piace moltissimo!

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Ci sono poi altri rimedi, ancora più facilmente reperibili nella nostra dispensa: i semi di lino sono tra i nostri preferiti.
Sono un idratante per i capelli, li rendono morbidi, lisci, lucidi, sono un vero e proprio balsamo, tanto che, per un periodo, avevo preso l’abitudine di usarli dopo la shampoo. Ma come?

Versare un paio di cucchiai di semi di lino in una pentolina piena d’acqua e portare a bollore. Lasciar bollire per dieci minuti circa e raffreddare. Se siete ricce oppure precise: filtrare la sostanza gelatinosa ottenuta e mettere da parte di semi. Avvolgere ciocca per ciocca, tutta la testa, prestando maggiore attenzione alle lunghezze e lasciare in posa anche un paio d’ore. Sciacquare abbondantemente avendo cura di eliminare i residui.
Il gel ai semi di lino viene utilizzato anche come vero e proprio gel fissante!

E poi?
La lista potrebbe diventare lunghissima ma vogliamo concludere con tre piccoli suggerimenti:
-la curcuma che dona riflessi dorati e favorisce il caldo della tenta
-l’acqua di rose che si ottiene semplicemente facendo una tisana con questi fiori essicati, utilizzata dalle donne marocchine per idratare gli impasti o da sola come profumante per la pelle
-l’olio di cocco, utilizzato in particolare sulle punte dei capelli quando sono secche e, al mare, per proteggerli dal sole e dalla salsedine.

Le ultimissime informazioni:
-Non utilizzare materiali di metallo (cucchiai, mestoli, ciotole) e prediligere legno o plastica dura
-La cassia può essere usata anche sui capelli tinti chimicamente, ma l’henné rischia di virare sul verde.
-Tutti questi meravigliosi rimedi hanno effetto se i capelli sono liberi dai siliconi di alcuni shampoo. Si consiglia, dunque, di scegliere prodotti biologici privi di conservanti per alcune settimane in modo da liberare il capello e permettergli di godere pienamente dei benefici delle erbe.

E ora, la domanda che ci è stata fatta più spesso: dove li reperisco questi rimedi?

Io e Giorgia abbiamo lavorato tanti anni con cittadini migranti, in particolare del Magreb, e siamo state in Marocco prima con la mente, con i cibi cucinati e coi racconti e poi fisicamente. Nelle grandi città o nelle zone in cui la comunità marocchina è folta ci sono piccole attività commerciali dove è possibile reperire queste primizie.
Se avete vicini di casa, conoscenti, colleghi che provengono dal Marocco: rivolgetevi a loro. Chiedete. Credo che sia uno dei popoli più felici di condividere i propri usi e tradizioni.
Fate riferimento anche alle erboristerie oppure ai negozi di cibo naturale come NaturaSì.
Infine, se tutto questo proprio non funziona, online c’è tutto.  Qui. Qua.

Anche questa volta l’articolo è lunghissimo!
Se avete domande, dubbi o consigli, potete commentare qui sotto in modo che i contenuti siano visibili a tutt*.

Grazie per essere state con noi,
Con amore,

Barbara

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