Quando facevo le notti in comunità terapeutica, avevo 21 anni e – giustamente- poca esperienza
Quando stavo in compagnia teatrale, mi sentivo sempre la meno talentuosa
Quando ho iniziato a lavorare come assistente sociale, ero la più giovane e mi sentivo la meno formata
Quando sono arrivata a Gioiosa Ionica, lunedì, e ho scoperto che mi sarei dovuto alzare alle 6.00 del mattino, ho sinceramente pensato che sì, ho superato tutte le situazioni precedenti, ma che no, a sto giro davvero non ne sarei stata in grado.
Ho sempre pensato di non essere all’altezza delle situazioni io cui, spontaneamente, mi ficco.
La mia prima reazione é sempre di paura, di sconforto. Troppo difficile, troppo per me.
Questa storia di essere nata con taglio cesareo e non aver così mai sperimentato la propria forza, necessaria per nascere, leggevo da qualche parte, può avere influito e l’ho sempre sentita vera, sulla mia pelle.
Non sono bastati a cancellare completamente questa traccia, ma son comunque serviti questi 3000 km di viaggio.
Quanto meno ora prendo tempo, respiro, non mi agito, torno al corpo e mi ricordo di ciò di cui ho bisogno: dormire, stare in Natura, prendere tempo.
Affidarmi.
Fidarmi.
Andare oltre ciò che so di me.
E trovare l’arcobaleno.
Rispondi