Come sarebbe la nostra società se invece di interrogarti sul perché, alla tua età, non hai ancora un bambino, la vicina di casa ti chiedesse cosa aspetti a realizzare i tuoi sogni. I tuoi, di sogni.
Come sarebbe se invece di consigliarti un concorso pubblico che non ti interessa, tuo babbo ti spronasse a lasciarlo quel lavoro che ti toglie il sonno ed il colorito e a mettere le mani su quel progetto che t’illumina gli occhi
Ma che aspetti?
Davvero pensi di meritarti solo questo?
Se ti dicesse così.
Come sarebbe se fosse diverso.
Se non fosse importante essere magre, essere alte, essere belle, ma se alle bambine le si sollecitasse ad essere sé stesse, capaci, libere.
E si dicesse subito Che il principe azzurro non esiste,
Perché tanto non serve.
Come sarebbero le nostre vite se ci rendessimo conto che il nostro passaggio sulla terra é effimero. Come sarebbero le nostre parole? Come sarebbero i nostri baci?
Perderemmo così tanto tempo dietro paranoie e paure?
Come sarebbe la nostra società se fossimo felici e sollecitassimo gli altri nella direzione del benessere?
Come sarebbe?
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