
Io non sono italiana.
Io sono Me, formata e forgiata dalle terre che ho attraversato e che mi sono entrate nel cuore e dunque sono anche un pò francese, perchè a Parigi mi sento a casa.
Ho perso il conto di quante volte ci sono stata, avendo avuto la fortuna di una sorella che vi abita(va!), ne amo la lingua, odio la freddezza del clima e della gente, amo la sua spudorata bellezza, amo i mille popoli che la abitano, odio doverla lasciare ogni volta.
Cosa dire di Parigi che non sia già stato detto?
Ci sono (almeno) cinque cose che rendono Parigi, la mia Parigi, quelle cose che facciamo sempre io e la sorella quando
siamo insieme.
-Hammam “Les Bains Maures” (54 boulevard de la Chapelle)
Parigi non è Parigi senza Barbes.
Parigi non è Parigi senza un hammam e un gommage da Rachida&Co.
Cercate di fare amicizia con le altre donne, se no, cosa ci andate a fare? Vi aiuteranno a farvi l’henne nei capelli e sulla pelle (a proposito,tenerlo più di 10 minuti significa uscire effetto Trump, ma dont worry, passa quasi subito e vi resta un colorino dorato niente male).
Concludete con un thé alla menta. Wallah, che è come stare in Marocco. Il prezzo non è male e uscite da lì potete lanciarvi a mangiare qualche specialità araba nel quartiere con la pelle più liscia della vostra vita.
Vi sentirete la Dea che siete!
-Negozio Ayurvedico “Thulasi” (58, Passage Brady)
Se siete appassionate di cura di capelli, corpo e salute in generale, questo posto non lo potete perdere.
Una coppia di sorrisi gentili vi accoglierà con calma e potrete spendere un capitale assicurandovi una scorta annuale di tisane, erbe per capelli, prodotti ayurvedici, olii essenziali e molto di più.
Quando (se) ne uscite, infilatevi nel negozio dopo i ristoranti indiani e passerete un’altra oretta sentendovi dall’altra parte del mondo.
Se tutta questa pace vi ha turbato, andate verso Chateau Rouge a farvi le treccine dalle parrucchiere africane. Contrattate se non volete diventare il loro zimbello e preparatevi a soffrire.
-Mercati
Uno su tutti, ma perchè ci facevamo la spesa da giovani studentesse erasmus: Il M. d’Aligre (Place d’Aligre 12, Metro Ledru Rollin) ci potete trovare alimentari, chincaglierie, abbigliamento usato, ferrivecchi, libri.
All’angolo della piazza fermatevi per un thé alla menta insieme a vecchi anarchici, artisti di strada e personaggi del quartiere.
Verso le 12.30 iniziano le svendite e si fanno buoni affari!
Se volete sentirvi in NordAfrica senza spostarvi troppo dalla Tour allora fate un salto al marche Barbes (mer e sab, metro
Barbèes Rochechouart). Per abbiglimento usato andate pure al Marché des Puces de Montreuil (metro Porte de Montreuil, sab/lun).
Per perdersi in un quartieremercato: Puces de Saint-Ouen (Metro Porte de Clignancourt, sab/lun)
Maggiori info le trovate su www.parispuces.com
-Muro dei Je t’aime
Ogni volta io DEVO andare a fare un giro a Montmartre, e chissenefrega se è pieno zeppo di turisti.
Sarà che ho un amore sconfinato per l’Amelia, sarà che adoro i vicoli e le città che si trasformano in paesi, sarà per i musicisti (Boni!) ai piedi del Sacre Coeur o l’illusione di poter vedere Parigi dall’alto con il sole (praticamente impossibile se si va in inverno), saranno i negozietti di primizie e artigianato artistico… sarà per il muro di fronte al
quale mi siedo e mi godo lo spettacolo di coppie di amanti di tutto il mondo baciarsi e fotografarsi cercando la propria lingua su un muro che le contiene tutte
-La Senna
La Senna è il Nord del Tevere, per me che ho con l’acqua un rapporto viscerale.
Ho bisogno di starci accanto, di guardarla scorrere pacifica e potente, come solo Madre Natura sa essere.
Ogni volta è un saluto a lei che è sempre lì, sempre diversa e sempre uguale.
–Ristorante Cinese a Belleville
Parigi è Asia, cercate di beccare il Capodanno Cinese (inizio febbraio) e preparate la macchina fotografica, se come me lo avete perso, consolatevi in una delle trattorie cinesi del quartiere.
E’ una tradizione!
In alternativa potreste abbuffarvi di crépes alla Nutella e chiedere di piluccare il vaso se sta per finire (noi ci eravamo riuscite), oppure andare a mangiare Raclette a Saint Michel oppure qualsiasi cosa (dalle tapas al negozio di pommes de terre) a Bastille. Per pranzo, va benissimo anche una baguette rigorosamente tonno&majo oppure al camambert.
–Murales&(Street) Art
Paris è Arte.
Cercate i gatti sui tetti di Mr. Chat, gli Space Invaders, le donne di Miss Tic. Fotografateli. Mandatemene una copia!
In Rue de Charonne ci dovrebbe ancora essere qualche cuore adesivo sui cartelli.
E poi Centre Pompidou, Orangerie con le Ninfee di Monet, n59 de rue Rivoli e la grande Moschea di Parigi.
Rifatevi gli occhi!
-Serate danzanti
E niente, Parigi è Parigi anche perché ci puoi trovare qualsiasi cosa. Serate brasiliane, gipsy, reggea. Qualsiasi cosa.
Ti capiterà di trovarti tra le braccia di un vero ballerino che ti rivolterà come se fossi una piuma e farà volare il tuo cuore, capiterà di ballare con persone così diverse ma così sincrone che arriverai a pensare che gli esseri umani potrebbero davvero vivere in pace, capiteranno baci che sono grandi rivoluzioni o bella leggerezza, capiterà di divertirti come solo con la sorella capita.. fino al mattino. Fino al primo treno per tornare a casa. Crépe alla nutella. Grasse risate. E poi collassare sui sedili.
Potreste fare tutto questo da sole, in compagnia o con questo sottofondo musicale:
–Dalida, laissez moi dancer
–Yelle, A cause de garcons
-Frank Sinatra, New York, New York
–Cheb Khaled, C’est la vie
–Rue Kentaou, La Rue Ketanou
–Hindi Zahara, Beatiful Tango
–Guillame Grand, Toi et moi
–Yann Tiersen, qualsiasi cosa
Potreste farlo per amore della bellezza,
mi sembra il miglior motivo per andare, andare, andare,
tornare a Parigi.
Rispondi