Stanca di leggere [e scrivere] dei lati positivi,
in preda ad un raptus acuto di Bastian Contrario,
malinconica come solo può essere chi torna da Malta e si trova un settembre nuvoloso in faccia,
voglio dire la verità:
viaggiare ha un sacco di lati negativi!
Ecco la mia personale [e istintiva] lista dei 10 motivi per cui ODIO farlo:

1) Non ho il dono dell’ubiquità, dunque se sono in viaggio mi perdo i momenti importanti a casa: la nascita di mio nipote, un’amica che sceglie di seguire il cuore e cambiare la sua vita, un’altra che scopre di essere incinta, un compleanno importante..
Sono eventi che non si ripresenteranno e io me li sono persi.
2) C’è chi dice che se ami il lavoro che fai, non lavorerai nessun giorno della tua vita.
La trovo eccessiva, ma a lungo andare il lavoro mi è mancato!
Perché sì, mi piace assai.
3) Progetti. Per costruire devo stare ferma. Serve tempo, serve terra, serve esserci.
Per fare parte di un’associazione, per creare uno spettacolo teatrale [o Ri-Crearlo!], per costruire uno spazio sacro dove le donne si ritrovano in cerchio [cerca: “Tenda Rossa Tempo di Luna a Bologna” su FB] devi essere in un posto, quello che hai scelto come dimora [*luogo dell’anima].
4) Piccoli piaceri conosciuti: l’erborista sotto casa, la caffetteria preferita, la passeggiata sulle colline bolognesi.
Mi piace sapere che andare a comprare l’henné per i capelli è un incontro,
mi piace salutare la panettiera che si chiama come me, mi piace vedere lo stesso signore con lo stesso tic alla bocca sullo stesso bus da un paio di decenni.
Amelie mi ha mica traumatizzata?
5) Sonno: adoro dormire, ma quando viaggio è prioritario visitare il luogo in cui mi trovo, per cui, spesso, lo sacrifico volentieri e poi ne soffro:
A casa posso svegliarmi tardi senza sensi di colpa o la sensazione di “perdere tempo!”
6) Cani: Pamela e Il nonno sono il miglior motivo per tornare, sempre! Mi dispiace non potergli spiegare perché vado via o per quanto tempo e quando sono lontana
mi mancano così tanto che, incurante delle pulci e della rabbia tento di fare amicizia con i randagi (cani e gatti) del mondo 🙂
7) Casa: averne una, prendersene cura, decorarla.
Viaggiare o avere una casa vera? Una casa dove far crescere un orto, dove avere due galline, un sacco di fiori e dei divani fatti con i pallets.
Uno spazio dove vivere, crescere, organizzare, magari accogliere.
Sono incompatibili? Qual è la mia via di mezzo?
8) Amicizie: dopo uno, due, tre mesi di viaggio… ho voglia di tornare perché le mie amiche mi mancano da morire e Skype non basta più.
Ho voglia di un bicchiere di vino, di chiacchiere sotto i portici, di camminate sui colli, di colazioni al bar, di corsette, di serate danzanti, di cene, di giri al fiume, di esserci nella loro vita e di averle nella mia.
Le relazioni (amicali e famigliari) sono ciò che, più di tutto, mi lega alla mia terra e il motivo principale per cui non me ne andrei in modo definitivo.
9) Ingrasso. Sempre. Comunque! Credo che un luogo si conosca (anche) tramite la sua cucina e ….sia mai che io mi perda un pezzo!
Quando sono a casa riesco a prendermi cura meglio della mia alimentazione, mangio in modo più sano ed equilibrato e faccio più movimento.
10) Il Ritorno.
…non è vero che odio viaggiare [mica ci eri cascata?!] è che detesto tornare!
C’è sempre quella fase, più o meno duratura, di “down” da rientro in cui
tutto (ebbenesì, tutto!!) sembra privo di senso se paragonato alla bellezza dei paesaggi e alle esperienze appena vissute.
In conclusione:
Viaggiare è ciò che fa emergere la mia parte più libera e selvaggia, un pò come ballare, scrivere e preparare il pane in casa e allora posso scegliere:
lamentarmi di ciò che mi manca perché non si può viaggiare senza effetti collaterali
oppure essere felice sempre, perché, come dice Emanuela (Di Viaggio da Sola perché),
i viaggi non sono l’unico piacere della vita!
E quale avrò mai scelto?

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