[Spiaggia delle Mangrovie, KILIFI- Kenya 2015]
Mettere tre vestiti, un libro e la macchina fotografica in uno zaino, mollare tutto, viaggiare…
Partire per ciò che non si conosce, da sola, con l’avventura in faccia,
andare.
Esattamente un anno fa tutto ciò mi attraeva e spaventava nello stesso tempo,
ero eccitata come da bambina la notte di Natale,
ero orgogliosa di me,
ero terrorizzata come chi affronta qualcosa che non conosce,
avevo degli ottimi motivi per partire.
Per “stare un pò con me”.
Per tornare in Africa, qualsiasi significato abbia avuto.
Per amore.
Dodici mesi dopo, mi ritrovo di nuovo davanti ad un altro viaggio,
e sarebbe molto più semplice, per me adesso, se questa partenza fosse davanti ad un check in.
Prendere il mio solito zaino nero e rosso,
metterci dentro poche cose (sempre meno, viaggio dopo viaggio), scegliere un qualsiasi progetto e andare.
..Thailandia, Senegal, Argentina..
Sinceramente non c’è meta che mi ispira più di altra. Non c’è bisogno alcuno.
Ci sarebbe solo l’andare… La voglia di essere stimolata enormemente dall’esterno.
Quello che un anno fa mi faceva paura è diventato normale, facile. E’ diventato comodo.
La mia zona-comoda è un biglietto di sola andata, è un treno, è rispondere “Non lo so”, alla domanda “Quando torni?”.
Adesso quel che mi fa davvero paura è fermarmi nella mia città.
E forse è la cosa da fare perché non ha senso andare senza un perché,
non c’è senso quando partire vuol dire scappare.
La stracitata “comfort zone” è soggettiva e relativa ad un tempo.
Adesso, uscirne significa fermarsi, come.dice.la.mia.amica. Lara, regalarsi l’opportunità di darsi tempo..
Mettermi in gioco vuol dire ricominciare la mia vita esattamente dove sono.
Rimettermi a fare il mio lavoro, a danzare, a coltivare..
tutto sapendo di essere cambiata.
Facendo tutto in modo diverso.
Si parte per vivere, non per fuggire.
Ciao!
Sono capitata qui per caso cercando “il giorno prima della partenza”, mancano meno di 12 ore al mio primo viaggio da sola. Ho quella sensazione di terrore di far qualcosa per la prima volta senza sapere come andrà a finire!
Domani abbandonerò la mia quotidianità e confort zone per 38 giorni, il viaggio più lungo che abbia mai fatto!
Interessante il tuo blog, da qui ho trovato il gruppo viaggio da sola perchè, mi sono iscritta subito!
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Ciao Cara, sono tecnologicamente quasi analfabeta e vedo ora il tuo commento…. dove sei andata e come è andata? Magari ci siamo scritte sul gruppo 🙂 Mi spiace averti risposto solo ora..
Sappi che comunque un pò di quel magone resta anche sui “Clic” successivi, almeno per me!
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